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Lo stato dell’ambiente in Italia

E’ passata quasi sotto silenzio ma il 6 luglio scorso, al parlamento itaiano è stato presentato l’ultimo rapporto ISPRA sulla situazione ambientale del nostro Paese.

Ovviamente i dati sono riferiti allo scorso anno, 2016.

Il quadro che ne esce non è certamente tra i più incoraggianti. Abbiamo la conferma dell’aumento delle temperature e anche non di poco, sull’intero anno.

“Temperature medie annuali sempre sopra la media, particolarmente alte nel mese di
dicembre 2016, scarse precipitazioni, eventi estremi a novembre in Liguria e Piemonte con
piogge record pari a 583 mm in un solo giorno e 100 mm in un’ora. ”

Sono quindi confermati gli aumenti di temperature e gli aumenti dei periodi di siccità; cosa che pare confermata anche da questi primi 8 mesi dell’anno in corso; ma attendiamo i dati ufficiali del 2017.

“Dopo il record di temperature toccato nel 2015, il 2016 è stato un anno meno bollente, ma
comunque risulta il sesto più caldo per l’Italia almeno dal 1961. La temperatura media annuale
rimane più alta di +1.35°C rispetto al trentennio di riferimento 1961-1990. L’aumento registrato in
Italia è di poco superiore ai valori climatici globali del pianeta. La media annuale mondiale si
attesta sui +1.31 °C, segnando un nuovo record nel 2016 per il terzo anno consecutivo.
In Italia la stagione invernale 2016 è stata quella con anomalia termica più marcata, con un
valore annuo medio di +2.15°C. Tutti i mesi del 2016 sono stati più caldi della norma: in
particolare dicembre al Nord (+2.76°C), febbraio al Centro (+3.02°C) e aprile al Sud e sulle
Isole (+2.99°C). Come per gli anni precedenti, anche per il 2016 l’anomalia della temperatura
media annuale è dovuta leggermente di più alle temperature massime che alle temperature minime.
Per quanto riguarda i mesi invernali le temperature sono state piuttosto miti e sia all’inizio che alla
fine dell’anno, come negli anni precedenti, la quota neve è stata generalmente più alta rispetto alla
media di lungo periodo. ”

Al termine di questo articolo vi lascio i link dove potete accedere al rapporto e alla sintesi del rapporto, per farvi un’idea di dove stiamo andando.

Riflessioni sui cambiamenti climatici devono essere all’ordine del giorno di ogni governo e di ogni amministrazione. E’ ovvio che problemi di così vasta portata non possono essere risolti da un singolo Stato; tuttavia ogni singola persona è chiamata a fare il proprio dovere, ogni giorno.

Abbiamo le ricette per poter gestire questo cambiamento epocale. Quello che ci manca è la volontà politica e personale nel metterli in pratica. Conoscere la reale situazione è un buona base di partenza. Diffondere tali notizie ci può rendere più consapevoli e quindi pronti all’azione.

Ma non ci stancheremo mai di battere su questo punto.

Relazione sullo stato dell’ambiente in Italia

Sintesi relazione sullo stato dell’ambiente in Italia

 

Incendi, nel 2017 in fumo area pari a 124mila campi da calcio

Effis, 88mila ettari bruciati in Italia. Sono 433 finora i grandi incendi

Dall’inizio dell’anno in Italia sono andati in fumo 88.537 ettari di boschi, una superficie grande come 124mila campi da calcio. Il dato, aggiornato al 7 agosto, è fornito dall’European Forest Fire Information System (Effis) della Commissione europea.

Dall’1 luglio a oggi gli incendi hanno interessato un’area di 71.541 ettari. La settimana peggiore risulta essere quella dal 9 al 15 luglio, con oltre 34mila ettari in fumo. Nei nove giorni dal 30 luglio al 7 agosto, invece, le fiamme sono divampate su poco più di 10mila ettari.

Sempre dall’inizio dell’anno, i dati dell’Effis indicano che in Italia si sono contati 433 incendi di grandi dimensioni, superiori ai 30 ettari. Di questi roghi, 338 si sono verificati dall’1 luglio in poi, mentre sono 36 quelli registrati dal 30 luglio al 7 agosto.

Fonte: Ansa.it

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