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Amazzonia: Indiani implorano aiuto dopo il massacro

Gli Indiani brasiliani hanno fatto appello al mondo per impedire ulteriori assassinii dopo la denuncia di un massacro di alcuni membri di una tribù incontattata, e hanno accusato i tagli finanziari del governo che hanno lasciato i loro territori senza protezione.

Paulo Marubo, un leader indigeno del Brasile occidentale, ha dichiarato: “È probabile che vi saranno altri attacchi e assassinii. I tagli ai finanziamenti del FUNAI stanno danneggiando le vite dei popoli indigeni, specialmente delle tribù incontattate, che sono le più vulnerabili.” (Il FUNAI è l’agenzia per gli affari indigeni in Brasile).

Marubo è il leader della Univaja, un’organizzazione indigena che difende i diritti delle tribù della Frontiera Incontattata, l’area con la più alta concentrazione di tribù incontattate al mondo.

Paulo Marubo, leader di un’organizzazione indigena della Valle del Javarí nella Frontiera Incottattata.

Paulo Marubo, leader di un’organizzazione indigena della Valle del Javarí nella Frontiera Incottattata.

© Amazonas Atual

La COIAB, l’organizzazione che rappresenta gli Indiani di tutta l’Amazzonia brasiliana, ha denunciato i massicci tagli al budget del FUNAI che hanno lasciato molti territori indigeni indifesi.

“Condanniamo con forza gli attacchi brutali e violenti contro questi Indiani incontattati. Questo massacro dimostra esattamente quanto i diritti dei popoli indigeni in questo paese siano arretrati [negli ultimi anni].

I tagli e lo smantellamento del FUNAI sono stati implementati per promuovere gli interessi di potenti politici che vogliono continuare a saccheggiare le nostre risorse, e aprire i nostri territori allo sfruttamento minerario.”

I primi rapporti ufficiosi emersi dall’Amazzonia la scorsa settimana riferiscono che fino a 10 indigeni incontattatisono stati assassinati dai cercatori d’oro e i loro corpi sono stati mutilati e poi gettati nel fiume.

I minatori si sarebbero vantati in un bar nella città vicina delle atrocità commesse, le cui vittime comprendevano donne e bambini. Il pubblico ministero locale ha aperto un’indagine.

Questi Indiani Sapanawa hanno intrapreso il primo contatto nel 2014. Gli indigeni hanno raccontato che la loro comunità era stata attaccata ed erano state uccise così tante persone da non riuscire a seppellirle tutte.

Questi Indiani Sapanawa hanno intrapreso il primo contatto nel 2014. Gli indigeni hanno raccontato che la loro comunità era stata attaccata ed erano state uccise così tante persone da non riuscire a seppellirle tutte.

© FUNAI/Survival

Il massacro sarebbe solo l’ultimo di una lunga serie di precedenti assassinii di indiani isolati in Amazzonia, tra cui il tristemente noto massacro di Haximu avvenuto nel 1993, quando 16 Yanomami furono uccisi da un gruppo di cercatori d’oro.

Più recentemente, è emerso dalla Frontiera Incontattata un gruppo di Indiani Sapanawa riferendo che le loro case erano state attaccate e bruciate da esterni che avevano ucciso così tanti membri della comunità da non riuscire a seppellire tutti i loro corpi.

Tutti i popoli incontattati rischiano la catastrofe se le loro terre non saranno protette. Survival International conduce una campagna per rendere le loro terre sicure e dare loro la possibilità di determinare autonomamente il proprio futuro.

“La decisione del governo brasiliano di tagliare i fondi alle squadre che proteggono i territori degli Indiani incontattati non è stata un errore innocente” ha commentato Stephen Corry, Direttore generale di Survival International. “È stato fatto per soddisfare i potenti interessi di chi vuole aprire i territori indigeni allo sfruttamento minerario, al taglio del legno e agli allevamenti. Queste sono le persone con cui gli indigeni si devono confrontare, e le morti delle tribù incontattate non li scoraggeranno. Solo una mobilitazione mondiale potrebbe equilibrare il confronto a favore degli indigeni e impedire ulteriori simili atrocità. Noi conosciamo l’efficacia della pressione pubblica – molte delle campagne di Survival hanno avuto successo nonostante avversità di questo tipo.”

Fonte: Survival.it

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Genocidio in Amazzonia: cercatori d’oro “massacrano” Indiani incontattati

Prove dell’attacco? Queste case comunitarie degli Indiani incontattati, bruciate e avvistate nel dicembre del 2016, potrebbero essere segno di un altro massacro avvenuto nella Frontiera Incontattata. © FUNAI

I pubblici ministeri in Brasile hanno aperto un’inchiesta dopo le denunce del massacro di “più di dieci” membri di una tribù incontattata commesso da alcuni cercatori d’oro vicino a un remoto fiume amazzonico. Se i fatti saranno confermati, questo significa che fino a un quinto dell’intera tribù è stato annientato.

Due cercatori d’oro sono stati arrestati.

Gli omicidi sarebbero avvenuti il mese scorso lungo il Fiume Jandiatuba nel Brasile occidentale, ma la notizia è emersa soltanto dopo che i cercatori d’oro hanno iniziato a vantarsi degli assassinii, e a mostrare i loro “trofei” nella città più vicina.

Gli agenti dell’agenzia per gli affari indigeni del Brasile, il FUNAI, hanno confermato i dettagli dell’attacco a Survival International. Si crede che tra le vittime vi fossero anche donne e bambini. Il FUNAI e l’ufficio del pubblico ministero stanno indagando sull’accaduto.

L’area è conosciuta come la Frontiera Incontattata, poiché ospita più tribù incontattate di qualsiasi altro luogo al mondo.

Molte delle squadre governative che prima proteggevano i territori degli indigeni incontattati, hanno di recente subito tagli finanziari da parte del governo brasiliano, e hanno dovuto chiudere.

Indiani incontattati nell’Amazzonia brasiliana, nelle riprese aeree del 2010. © G.Miranda/FUNAI/Survival
Il governo del presidente Temer è fortemente anti-Indiano, e ha legami stretti con la potente e anti-indigena lobby agroalimentare del paese.

Anche i territori di due altre tribù incontattate vulnerabili – i Kawahiva e i Piripkura – sarebbero stati invasi. Entrambe le tribù sono circondate da centinaia di allevatori e invasori di terra.

Le tribù incontattate sono i popoli più vulnerabili del pianeta. Tuttavia, quando i loro diritti sono rispettati, continuano a prosperare.

Tutte le tribù incontattate rischiano la catastrofe se le loro terre non saranno protette. Survival sta facendo tutto il possibile per rendere le loro terre sicure, e per dare loro la possibilità di determinare autonomamente il proprio futuro.

“Se queste denunce saranno confermate, il presidente Temer e il suo governo avranno la pesante responsabilità di questo attacco genocida. I tagli ai finanziamenti del FUNAI hanno lasciato decine di tribù incontattate indifese contro migliaia di invasori – cercatori d’oro, allevatori e taglialegna – che vogliono disperatamente rubare e saccheggiare le loro terre” ha dichiarato Stephen Corry, il Direttore generale di Survival International. “Tutte queste tribù avrebbero dovuto avere le loro terre adeguatamente riconosciute e protette da anni – l’evidente appoggio del governo nei confronti di coloro che vogliono invadere i territori indigeni è del tutto vergognoso, e sta facendo arretrare i diritti indigeni in Brasile di decenni.”

Fonte: Survival.it